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La P2 è la loggia massonica Propaganda Due. La P2 era una loggia segreta, il cui scopo era reclutare membri con la finalità di sovvertire l’assetto socio-politico-istituzionale. La P2 riunì in segreto circa mille esponenti di primo piano del mondo politico-istituzionale, spesso molto noti. L’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, definì la P2 «un’associazione a delinquere».Le origini della P2 si perdono nella storia visto che la loggia chiama in causa il mondo della massoneria. Di sicuro nel 1969 fu chiesto all’allora sconosciuto Licio Gelli, entrato nella massoneria solo nel 1965, di operare per la unificazione delle varie comunità massoniche. Nel 1970 a Gelli fu delegata la gestione della P2.La lista degli appartenenti alla P2 fu tenuta riservata anche dopo la scoperta. I tentennamenti nel rendere pubblica gli appartenenti alla loggia costò ad Arnaldo Forlani la carica di presidente del Consiglio. La lista fu poi resa nota nel 1981. Tra i 932 iscritti c’era Silvio Berlusconi. Anche personaggi dello spettacolo come Claudio Villa, Alighiero Noschese e Maurizio Costanzo erano nella lista. Inoltre facevano parte della P2 Michele Sindona e Roberto Calvi, Umberto Ortolani e Leonardo Di Donna (presidente dell’ENI), Duilio Poggiolini ed i vertici dei servizi segreti italiani. I numeri della loggia sono impressionanti: 44 parlamentari, 3 ministri del governo allora in carica, un segretario di partito, 12 generali dei Carabinieri, 5 generali della Guardia di Finanza, 22 generali dell’esercito italiano, 4 dell’aeronautica militare, 8 ammiragli, vari magistrati e funzionari pubblici, ma anche giornalisti ed imprenditori.

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80494

Va peggio del previsto. L’inflazione galoppa più veloce di quanto ci si potesse aspettare. Il governatore di Bankitalia Mario Draghi disegna un quadro poco rassicurante sul futuro dei prezzi e del carovita: «Secondo le nostre previsioni – ha detto il governatore – l’aumento dell’inflazione è temporaneo, ma esso appare oggi più persistente di quanto ci aspettavamo alcuni mesi fa. Vi sono segni di accelerazione dei costi interni di produzione – ha aggiunto – anche le misure delle aspettative di inflazione a medio-lungo termine indicano la presenza di tensioni». Unico antidoto, secondo l’analisi di Draghi, possono essere politiche monetarie credibili e manovre tempestive, fondamentali per il contenimento dei prezzi. Per questo il governatore ha giudicato positivamente la decisione della Bce che il 3 luglio scorso ha deciso di aumentare i tassi di interesse al 4,25%, che è servito a «riaffermare il proprio impegno a ripristinare la stabilità dei prezzi».

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=77266