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Monthly Archives: novembre 2008

Le voci che circolano danno come probabile l’allontanamento del Prefetto di Roma da parte del consiglio dei ministri. Le ragioni consisterebbero in una non piena sintonia tra la maggioranza governativa e l’alto funzionario sull’eventuale modalità di attuazione delle misure di sicurezza.La necessità di un rapporto di fiducia tra il vertice politico e quello amministrativo non è certo un problema nuovo, ma ha avuto una significativa evoluzione dallo Stato autoritario a quello democratico,con una forte spinta giuridico-istituzionale a seguito dell’entrata in vigore della Costituzione. Con molta superficialità si è negli ultimi anni parlato di ‘Spoils System’ seguendo la moda anglofona e senza considerare che si tratta di un sistema tutt’altro che generalizzato, in parte applicato negli Stati Uniti. In Italia il sistema è diverso e risente della tradizionale cultura e struttura amministrativa, peraltro recentemente avviato verso forme di depontenziamento dell’aspetto pubblicistico ( di tipo autoritario) e più attento ai diritti dei cittadini. E’ stata soprattutto la riforma del 1998 a fornire un sostegno normativo alla relativa provvisorietà delle più alte cariche dello Stato. La materia, certamente delicata, non è stata però trattata con criteri di sistematicità ed uniformità, lasciando spazio ad alcune incongruenze.Di certo il c.d. ‘Spoils System’ non può trovare da noi applicazione con disinvolta unilateralità.

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80498

La P2 è la loggia massonica Propaganda Due. La P2 era una loggia segreta, il cui scopo era reclutare membri con la finalità di sovvertire l’assetto socio-politico-istituzionale. La P2 riunì in segreto circa mille esponenti di primo piano del mondo politico-istituzionale, spesso molto noti. L’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, definì la P2 «un’associazione a delinquere».Le origini della P2 si perdono nella storia visto che la loggia chiama in causa il mondo della massoneria. Di sicuro nel 1969 fu chiesto all’allora sconosciuto Licio Gelli, entrato nella massoneria solo nel 1965, di operare per la unificazione delle varie comunità massoniche. Nel 1970 a Gelli fu delegata la gestione della P2.La lista degli appartenenti alla P2 fu tenuta riservata anche dopo la scoperta. I tentennamenti nel rendere pubblica gli appartenenti alla loggia costò ad Arnaldo Forlani la carica di presidente del Consiglio. La lista fu poi resa nota nel 1981. Tra i 932 iscritti c’era Silvio Berlusconi. Anche personaggi dello spettacolo come Claudio Villa, Alighiero Noschese e Maurizio Costanzo erano nella lista. Inoltre facevano parte della P2 Michele Sindona e Roberto Calvi, Umberto Ortolani e Leonardo Di Donna (presidente dell’ENI), Duilio Poggiolini ed i vertici dei servizi segreti italiani. I numeri della loggia sono impressionanti: 44 parlamentari, 3 ministri del governo allora in carica, un segretario di partito, 12 generali dei Carabinieri, 5 generali della Guardia di Finanza, 22 generali dell’esercito italiano, 4 dell’aeronautica militare, 8 ammiragli, vari magistrati e funzionari pubblici, ma anche giornalisti ed imprenditori.

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80494

I 470 lavoratori della Dayco, multinazionale americana che produce componenti per le auto, hanno bloccato venerdì mattina l’autostrada Torino-Milano in entrambe le direzioni, per protestare contro la chiusura dello stabilimento di Chivasso. Il blocco, nei pressi del casello di Chivasso, è durato circa un’ora. I lavoratori hanno poi raggiunto il Comune di Chivasso dove è in programma un incontro con le autorità locali. Da giovedì i lavoratori hanno bloccato le linee di produzione scioperando contro la decisione dell’azienda. Sono stati inoltre organizzati presidi davanti ai cancelli dello stabilimento dove i lavoratori sono in assemblea permanente. La multinazionale americana ha altri due stabilimenti nel torinese: Airasca e Ivrea.

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80488

A rrivato in Val Tidone nella casa di Carlo Zucca Alessandrelli, fondatore della terapia psicoanalitica di gruppo a Milano ed esperto nella terapia delle tossicodipendenze, avevo soltanto voglia di annusare un fiore. Parlare di Milano, no; tanto meno dal punto di vista psicologico, sebbene Zucca sia uno dei maggiori psicanalisti milanesi degli ultimi decenni. A un certo punto, ci siamo ricordati del «malato lontano» – la città – e della sua cartella clinica dove,, tra le molte patologie, sta scritta in rosso anche questa: solitudine…«La solitudine – ha commentato Zucca – è l’altra faccia di un malessere che sta diventando un’emergenza sociale e culturale: la dipendenza. Dal lavoro, dagli psicofarmaci, dal gioco d’azzardo, dalla pornografia, persino dalla solitudine stessa. A Milano pensiamo alla diffusione della cocaina».Lei è appunto uno studioso di addiction…«La storia parte da lontano: dal Paolo Pini, dove all’inizio degli anni Settanta stavo facendo il mio tirocinio nel Servizio di Psicologia Clinica. Fu in quel periodo che esplose il fenomeno della droga. Cominciarono ad arrivarci ragazzi – persino dal distretto militare – che presentavano sintomi molto strani. Pian piano confessarono di assumere hashish, oppure acido lisergico, sulla scia di Timothy Leary. Poi arrivò l’eroina, dal giugno 1972».Data precisissima… «L’impressione dei ragazzi che ascoltai all’epoca fu quella che qualcuno avesse aperto un mercato, e in modo massiccio.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=302887